GUMLOK VODRIS

E così, Bem ed io, lo abbiamo fatto, sì questa volta lo abbiamo fatto veramente e perciò è da qualche mese che siamo in giro noi tre da soli, soli almeno fino ad oggi.
Qualche mese fa, nostro fratello ha deciso di partire per compiere la sua missione e noi due abbiamo deciso di accompagnarlo. Un po’ perché il nostro fratellino ha bisogno di qualcuno che gli guardi le spalle e magari utilizzi metodi non proprio gentili con chi lo infastidisce, un po’ perché a 23 compiuti è ora di dimostrare a chi ci ha cresciuto che siamo diventati uomini anche noi, che siamo capaci di guadagnarci da vivere con le nostre mani e con le nostre spade.
Dicevo…nostro fratello, la sua missione.
Sì, il giorno del nostro compleanno, il mio e di Ben intendo, chi ci ha cresciuto senza farci mancare nulla ad onor del vero tranne il farci sentire come figli suoi, ci ha raccontato un lembo del nostro passato. Anni fa un ricco mercante e sua moglie che non potevano avere figli, ci “adottarono” da una famiglia di modesti pescatori e da quel giorno la mia vita, quella di Bemlok e quella di Shon cambiò radicalmente.
Dalle canne da pesca passammo alle spade, dalle barche passammo ai cavalli, dall’amore di chi ci aveva salvati da un naufragio passammo all’essere esibiti come trofei.
Il ricco mercante ci fece addestrare, ci comprò la spada che è al nostro fianco e ci insegnò ad usarla; crescevamo forti e possenti, Bem ed io, Shon un po’ meno ma divenne molto abile con l’arco e sviluppò la capacità di orientarsi bene nei boschi.
Accompagnammo spesso il mercante nei suoi viaggi, noi due a fargli da scorta e Shon a cercare la strada migliore, la più sicura, dovunque andassi portavo un pezzo di stoffa che raffigurava una torre grigia con un granchio verde che vi si arrampica, senza sapere il perché ne ero affezionato, sapevo che aveva qualcosa a che fare con la mia vera famiglia.
Il giorno del nostro compleanno Ben ed io abbiamo deciso di accompagnare nostro fratello nella ricerca di coloro che erano stati la cosa più vicina ad una madre ed un padre.
Circa un mese fa, dopo sei mesi di girovagare in lungo ed in largo nel Brevoy, su una minuscola isoletta del Lago di Nebbie e Veli li ritrovammo. Quello che un tempo era stato nostro padre, oramai malato e vecchio, ci rivelò che circa 20 anni fa, ci avevano trovati all’interno di una barca arenata sulla spiaggia dopo che era stata arrembata e derubata dai pirati che infestano il lago. Una donna ferita gravemente, in punto di morte chiese loro di occuparsi dei due gemelli e del loro cugino di sangue nobile, diretto discendente dei Lodowka. Eravamo partiti dalla nostra isola di Acuben in cerca dei territori fertili e coltivabili che i Lodowka possedevano anticamente sulla terra ferma.
Nostra madre, la nostra vera madre, rimasta sola dopo che il Lago si era portato via nostro padre, aveva deciso di partire insieme a qualche suo cugino ed a sua sorella che aveva in braccio Shon, cioè colui che un mese fa abbiamo scoperto essere nostro cugino, il nostro nobile cugino.
I due pescatori, ci presero con loro, ma avevano già 6 figli e il poco pesce che riuscivano a pescare e poi a vendere non era sufficiente a sfamare tutti, perciò, dopo pochi anni, quando una ricca coppia si presentò alla porta, facendo loro una proposta di affari alla quale non potevano rinunciare, Shon, Bem ed io lasciammo l’isoletta e andammo a vivere in una grande casa lontano dal Lago, vicino a Restov e agli affari del mercante.
Siamo stati a casa del pescatore un paio di giorni e poi siamo ripartiti. La sete di avventure e le strane idee che Shon si è messo in testa dopo aver saputo di avere sangue blu nelle vene, ci hanno portato a difendere una piccola carovana da un assalto di alcuni “poveri” briganti, che credo abbiano deciso di cambiare mestiere.

Citazione :

Edit di Lorenzo:
Ho cancellato la parte relativa al mio vecchio personaggio per non fare confusione