…lo sapevo, magari mi sarebbe piaciuto ma, non sono un principe, non sono Re!
Era chiaro fina da piccoli io e Gum facevamo danni e Schon ci salvava da punizioni e castighi. Come faceva non lo so ma… ci riusciva; lui parlava… parlava!?!
Ora non c’è più nessuna punizione, nessun castigo, ora è tutto chiaro, non ho più dubbi, farò con lui ciò che ha fatto sempre con noi, lo salverò, lo salverò sempre. Non ho più paura di nessuno, neanche della morte! Le sue parole mi hanno convinto, mi rinfrancano, mi spronano.
E poi, come si fa a fare il Re…? Bho…?
Meglio farsi largo tra nemici incalzanti piuttosto che parlare e spiegare “le cose” a schiere di uomini di corte e ambasciatori…! Bleah!
Mena e basta!
Anche Gumlok era bravo a parlare però… Agli allenamenti mi lasciava sempre quella lunga spada venuta male pesante e arrugginita diceva che toccava a me perché ero più forte!
‘Sto cazzo! Voleva solo che fossi più lento di lui! Vabbè adesso il mio braccio è forte abbastanza, adesso la voglio io la spada pesante “bastarda”!
Come me del resto…
Chissà chi era mio padre?, chissà chi era mia madre…? Chissà come fecero a salvarci…?
Non so, non potrò mai ringraziarli. Invece, per quanto mi stia ancora sul cazzo, il mercante devo ringraziarlo, in fondo mi ha sfamato e cresciuto forte e potente; mi ha pure insegnato a sbarbarmi in continuazione, pensava che fossi io il nobile! Mah!
Quando saremo nelle nuove terre del Brevoy, saprò io come ringraziarlo!
Basta pensare và… Fa male.
Vediamo cosa fa Schon piuttosto…
“Gum! Dove sei? E Schon? Non vi allontanate troppo finirà che vi perdo! Dobbiamo trovare un guaritore, ‘ste ferite non mi piacciono…”
“Schon, ti prego, convinci quel uomo a seguirti, abbiamo bisogno di cure!”
“…grazie”